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LO SPIRITO E LA FORZA DELL’INCONTRO

01/08/2022

LO SPIRITO E LA FORZA DELL’INCONTRO

Stavo riposando quando un rumore mi ha svegliato. Sembrava che qualcuno stesse spostando dei tavoli. Ho sentito, poi, un rumore di tacchi di donna che battevano sfrenati, come se stessero andando da una parte all’altra e poi di nuovo indietro in casa mia. I rumori sono cresciuti, col passare dei minuti, e si sono diversificati: suoni di voci che ultimavano l’organizzazione di una qualche accoglienza, macchine e moto che parcheggiavano mentre gli steward organizzavano il traffico, camerieri intenti a disporre bicchieri e coltelli che già tagliavano focacce, un presentatore che leggeva la scaletta e una voce conosciuta come quella del presidente che faceva gli onori di casa. Ormai non riuscivo più a riposare, cosa sta succedendo in casa mia? Tanta era la gente che correva e disponeva e organizzava fino a quando tutti si sono fermati, e sembrava stessero parlando proprio della mia abitazione. Eh sì quella è Tiziana, una mia amica di vecchia data! Ha tagliato un nastro tricolore per festeggiare la mia nuova dimora. Lei c’era quando, a mala pena, un tavolo e poche sedie erano la mia casa. Tutti applaudono e sorridono.

Ma i rumori non finiscono perché una marea di gente piano piano si sposta nel retro della mia dimora e lì inizia un’assemblea in cui tante sono state le parole dette e tante le persone che hanno parlato ma tutte fiere, contente, orgogliose. I dati che si sono susseguiti su un grande schermo parlavano di una grande e forte realtà. Dati e numeri rassicuranti che esprimono un sogno che con gli anni non solo è diventato realtà ma che ha superato ogni aspettativa. Sento dire, addirittura, un milione di utile. Numeri che in quella piccola stanzetta, tanti anni prima, neanche si sognavano di nominare i miei ospiti dell’epoca. Finito di sentire tutti questi numeri pensavo di potermi, finalmente, riposare ma ho visto, invece, passare tra i corridoi le mie amiche impiegate intente a far scoprire ogni stanza della mia nuova casa e una musica si alzava da dietro il palco, rumore di bicchieri intenti a fare i brindisi, risate e parole con accenti diversi. Dovevano esserci persone che arrivano da più parti dell’Italia e non solo.

La musica piano piano aumentava mentre i miei ospiti alternavano balli scatenati sulla pista da ballo, assaggi di piatti elaborati e ancora novità che riguardano me e i miei ospiti: un libro. Mai avrei pensato di trovarmi un giorno in una libreria! Io? io che nacqui da pensieri di pulizie e servizi vari, io che rischiai più volte di smettere di esistere e che misi a dura prova i miei soci più e più volte. Sono qui grazie a tutti gli ospiti che sono passati da me e che, anche solo per un giorno, hanno creduto che io dovessi esistere e continuare a crescere. Che bello vedere tutti i volti sorridenti, insieme a parlare, ballare, mangiare e scherzare. So di certi miei conoscenti che non vedono momenti come questi: persone tutte uguali, anche se diverse, a cui vengono illustrati dati e risultati in maniera chiara e trasparente, e che poi si siedono allo stesso tavolo di quelle stesse persone che illustravano i dati, e mangiano insieme e condividono attimi, esperienze e aneddoti. La voglia e la possibilità di capire e conoscere e di esserci in prima persona. Volevo riposarmi ma vederli tutti in quel delirio di festa e di incontro è valsa la stanchezza.

A festa finita ho visto che tutti si salutavano amichevolmente anche se con un po' di dispiacere dentro perché un bel momento era terminato. Io so però che giorni come quello ce ne saranno ancora, ho quarant’anni e voglio continuare a esserci per molti anni ancora. Sono, a quel punto, andata a riposarmi, prima che i miei ospiti tornassero per ricominciare il loro battere sulle tastiere dei pc, scaricare e caricare prodotti, passare una lavasciuga o organizzare una sanificazione urgente. Alla prossima.

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